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BEDA: The Bureau of European Design Associations

La nostra vision:

 

/ Senza una strategia chiara, raramente le aziende possono raggiungere i propri obiettivi. E una strategia chiara per avere successo, ha bisogno di un buon progetto di comunicazione visiva (visual design). Per questo è stato volutamente inserita la parola design nel nostro nome perché, a nostro avviso, una strategia corporate o di marca non può avere successo se non è adeguatamente supportata da un buon visual design.

 

/ Ogni azienda che non si limita solo a raggiungere il proprio target group, ma che intende anche ispirarlo, motivarlo e coinvolgerlo deve parlare con tutti i sensi e comunicare ad un livello emotivo. Le parole da sole non bastano. Per questo motivo una strategia per essere efficace deve essere tradotta in un progetto di comunicazione visiva.

 

/ Il nostro ruolo di visual designer è quello di costruire
un’immagine che rispecchi la strategia aziendale in una logica di distinzione. Il successo in un ambiente competitivo richiede unicità. Una chiara e distinta identità aziendale è essenziale per proiettare l’immagine desiderata di un’azienda sul mercato. La corporate identity e la sua visualizzazione attraverso il corporate design sono fondamentali strumenti di governo dei processi di branding.

 

/ Un buon progetto di comunicazione visiva deve cercare di comunicare una specificità aziendale che rifletta l’identità della società, ma deve portare dentro anche i germi del cambiamento e dell’evoluzione, per dare slancio ai desideri e ai sogni del target di riferimento. L’obiettivo finale è la costruzione di una corporate image, cioè di una immagine proiettata, visualizzata e memorizzata dal proprio target, in linea con le loro aspettative.

La nostra mission:

 

/ La maggior parte delle soluzioni di successo sono semplici e chiare. Date le elevate aspettative e le complesse questioni in gioco, è necessaria una certa esperienza per sviluppare tali soluzioni.

 

/ La comprensione e la chiarezza guida i nostri pensieri e le nostre azioni. Il caos non ci spaventa, perché non perdiamo mai di vista la visione d’insieme. Ci piace la complessità e non siamo intimiditi dal disordine perché ci piace ridare ordine e semplificare. Cerchiamo sempre delle soluzioni funzionali ed estetiche perché abbiamo la passione e la cultura del design.

 

/ Cerchiamo di offrire soluzioni non standard e quando possibile innovative. Vogliamo conoscere nel dettaglio le aziende perché questo ci consente di sviluppare soluzioni creative adatte alle esigenze del cliente ed alle sue aspettative.

 

/ Vogliamo costruire dei rapporti di partnership con i nostri clienti al di là della pura relazione cliente-fornitore. Vogliamo che il rapporto da parte dei clienti sia fondato sulla fiducia per il nostro operato e sulla stima e condivisione della nostra visione estetica. Empatia, fiducia e rispetto sono aspetti cruciali e fondamentali del rapporto con i nostri clienti, senza queste condizioni non è possibile assolvere ai compiti che il nostro lavoro richiede.

Manuale d’uso

Milton Glaser

 

/ Lavora solo con persone che ti piacciono.

Questa è una regola strana e mi ci è voluto del tempo per impararla. All’inizio della mia carriera pensavo che fosse vero il contrario. Il professionismo significava che le persone per cui lavoravi non dovevano esserti particolarmente simpatiche o almeno che dovevi tenerti a debita distanza. Per me significava che non avrei mai pranzato con loro né li avrei visti in altre occasioni sociali. Qualche anno fa ho capito che era vero esattamente l’opposto. Ho scoperto che tutto il lavoro che ho fatto e che ha un qualche significato era il risultato di una relazione positiva, affettiva, con il cliente. Non sto parlando di professionalità, ma di affetto. Sto parlando di un cliente con cui si condivide qualcosa. La tua visione della vita deve essere in qualche modo coerente con quella del cliente. Altrimenti è una battaglia acida e senza speranze.

 

/ Risolvere i problemi è molto più importante che avere ragione.

 

/ Il buono è nemico dell’ottimo.

 

Tratto da “Ten Things i have Learned”, AIGA Talk in London

https://www.wmldesign.it/milton-glaser-dieci-cose-imparato/

 

 

Bill Bernbach

 

/ La verità non è verità fin quando la gente non ti crede; e la gente non può crederti se non ti sta ascoltando; e non ti ascolterà mai se non sarai interessante. E non sarai mai interessante se non dirai le cose in modo fresco, intelligente e fantasioso.

 

/ In comunicazione, la familiarità genera apatia.

 

/ Sii provocatorio. Ma assicurati che gli stimoli nascano dal prodotto stesso.
NON E’ GIUSTO mettere in un annuncio un uomo a testa in giù solo per attirare l’attenzione. E’ GIUSTO mettere un uomo a testa in giù per dimostrare che il prodotto impedisce alle cose di cadergli dalle tasche.

 

/ Il nostro lavoro consiste nello sconfiggere quel tipo di abilità che mette in luce noi stessi invece del prodotto. Il nostro lavoro consiste nel semplificare, nell’eliminare ciò che non è pertinente, nello strappar via le erbacce che soffocano il messaggio del prodotto.

 

/ Posso mettere su una pagina l’immagine di un uomo che piange, ed è soltanto l’immagine di un uomo che piange. Oppure posso mettere la stessa immagine in modo che faccia venire da piangere. La differenza sta nell’abilità creativa: quella cosa intangibile di cui il mondo degli affari diffida.

 

/ Se prendi posizione nei confronti di qualcosa, troverai sempre chi è con te e chi è contro di te. Se non prendi posizione su nulla, non avrai nessuno contro ma neanche nessuno con te.

 

/ Usa per lavorare il linguaggio che usi per vivere.

 

/ Adatta la tecnica all’idea, non l’idea alla tecnica.

 

/ Non fare perdere tempo a chi ti legge.

 

> Alcuni annunci

Campagna Avis: Avis è solo il numero 2 dell’autonoleggio. Allora, perché venire da noi? Noi ce la mettiamo tutta.
Quando non si è i più grandi bisogna farlo.

Campagna Volkswagen: Think small.

 

 

Bruno Munari

 

/ Quando qualcuno dice: questo lo so fare anch’io, voleva dire che lo sa rifare, altrimenti lo avrebbe già fatto prima.

 

/ Complicare è facile. Semplificare è difficile.

 

/ Il sogno dell’artista è comunque quello di arrivare al Museo, il sogno del designer è quello di arrivare ai mercati rionali.

 

/ Pensare confonde le idee.

 

/ Munari cita Confucio “Se ascolto dimentico, se vedo ricordo, se faccio capisco”.

 

/ L’uovo ha una forma perfetta, benché sia fatto col culo.

 

 

 Ansel Adams

 

/ Una fotografia è come una barzelletta: se la devi spiegare non è venuta bene.

 

 

Dieter Rams

 

/ Un buon design rende utile il prodotto.

 

/ Un buon design è onesto.

 

/ Un buon design si riconosce anche nei piccoli dettagli.

 

/ Un buon design è meno design possibile.

 

Tratto da “The 10 Principles for Good Design”

 

 

Italo Calvino

 

/ La fantasia è un posto dove ci piove dentro.

 

 

Albert Einstein

 

/ I problemi non possono essere risolti dallo stesso atteggiamento mentale che li ha creati.

 

 

Socrate

 

/ Il modo per guadagnare una migliore reputazione è sforzarsi di essere ciò che si desidera apparire.

 

 

Ernest Hemingway

 

/ Siamo tutti apprendisti in un mestiere dove non si diventa mai maestri.

 

 

Erich Froom

 

/ Nella vita il compito principale dell’uomo, è dare alla luce se stesso.

 

 

Nelson Mandela

 

/ Io non perdo mai. Certe volte vinco, altre volte imparo.

 

 

Al Pacino / Michael Corleone

 

/ Mai odiare i tuoi nemici, ti offusca la mente.

 

 

Clint Eastwood / Harry Callaghan

 

/ Opinions are like assholes. Everybody has one.